Museo orto botanico Osoppo

„Daniele Flaugnatti“

 

Dall’inizio della realizzazione dell’orto botanico „Daniele Flaugnatti“ molti privati ci hanno fatto dono di vecchi attrezzi agricoli per l’artigianato casalingo. In questi sette anni abbiamo immagazzinato una grande quantità di oggetti che superano le 800 unità, suddivisi in varie tipologie. Questi attrezzi sono la testimonianza del vissuto delle nostre famiglie rurali, di cui una parte non propriamente della nostra zona, ma introdotti a seguito della grande emigrazione stagionale che i nostri avi, per motivi di sopravvivenza hanno dovuto accettare. Rientrando durante il periodo invernale, portavano con se diversi oggetti in uso nei paesi laddove prestavano la loro opera.Abbiamo così deciso di esporli in un luogo al coperto, per dar modo alle generazioni future di poterli ammirare.

 

 

 

 

IL MUSEO

 

non ho accumulato e sistemato nel mio piccolo museo esterno ed interno tutti questi oggetti solo per farli sfuggire al logorio del tempo, ma anche perché rimangano vivi, con cura e amore, per le future generazioni e perché nulla di quanto ha segnato la vita e la storia dei nostri padri debba essere dimenticato dai figli. Lo scopo è di mostrare tutto questo ai giovani perché ne conoscano il loro passato e siano così in grado di capire meglio il loro tempo!

 

 

 

RINGRAZIAMO TUTTI COLORO CHE SPONTANEAMENTE HANNO CONTRIBUITO CON LE LORO DONAZIONI ALL’ARRICCHIMENTO DEL MUSEO

 

 

 

 

 

 

01

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

battifalce

batifalcet

 

Il battifalce, prodotto da Schweiger Fulpmes nel Tirolo, in Austria, è particolarmente adatto per la modellatura di varie lame per falce. Comprovato da decenni e fabbricato utilizzando le più moderne tecnologie, il battifalce consente a tutti di poter ottenere risultati di affilatura ottimali in tempi brevi. Le ganasce di affilatura forgiate e temprate, la meccanica collaudata e la verniciatura a polvere garantiscono lunga durata.

 

 

 

02

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

incudine e martello battifalce

batadorie e martiel

 

 

L’incudine per “battere” e “assottigliare” la lama della falce fienaria era un attrezzo che serviva (insieme al martello) al contadino per “battere” il filo della lama della falce così da eliminare le ammaccature, prima dell’affilatura con la “cote”. Prima di iniziare il lavoro di falciatura, il contadino si sedeva nell’aia o nel campo (comodo, a gambe larghe) e, dopo aver piantato per terra la punta dell’incudine battifalce da falciatore batteva il “filo” della lama della falce sul bordo dell’incudine per assottigliarla e quindi affilarla.

 

 

 

03

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

pietra cote naturale

cot, cote

 

 

Le pietre, coti sono infatti rocce particolarmente indicate per abradere e affilare altri oggetti, soprattutto metallici, come lame di falci, falcetti, coltelli, forbici, ecc..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

04

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

portacote

codâr

 

Il porta cote era un pezzo di legno scavato e lavorato all'esterno, della altezza di circa 26 cm., o un corno di bue, o altro materiale, dentro al quale veniva tenuta a bagno in acqua la cote o pietra per affilare la falce

 

con la quale si tagliava l’erba per fare fieno.

 

 

 

 

 

05

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

falce

falcet

 

Falce fienaia o frullana: attrezzo a due mani con una lama arcuata lunga da 60 a 90 cm, fissata perpendicolarmente ad un manico lungo da 140 a 160 cm dotato di due impugnature, una a mezza altezza e l'altra all'estremità opposta alla lama

 

 

 

05/a

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

morsetto per falce

smuarset par  fermâ il falcet

 

 

Oggetto indispensabile per fissare la falce al manico portafalce, generalmente veniva abbinato anche ad un cuneo di legno.

 

 

 

 

 

 

06

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

proteggi falce

protezi il falcet

 

Attrezzo ricavato da una stecca in legno e cesselata per renderla più bella con un intaglio longitudinale profondo 10 mm che inserita nella lama della falce permetteva la protezione del filo. Viniva costruita da un artigiano nella zona Osopana UD.

 

 

 

 

 

 

07

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

falciola o messoria

sesule

 

È una falce, attrezzo agricolo con una lama curva che può essere utilizzata liberamente o tenendo la pianta nell'altra mano mentre una falce è uno strumento agricolo con una lama curva che non consente all'utente di tenere la pianta nell'altra mano.

 

 

 

 

08

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

tagliafieno

taiefen

 

Utilizzato nel fienile. Viene manovrato a mano, percuotendo a piccoli colpi il foraggio secco, per tagliare la quantità sufficiente al fabbisogno giornaliero.
Il tipo di lama permette di effettuare un taglio più netto e il manico con la parte superiore curva permette di fare più pressione sul mucchio di fieno, aiutandosi anche con la staffa.

 

 

 

 

 

 

09

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

forca

forčhe

 

La forca o forcone è un attrezzo agricolo affine al rastrello, usato per la raccolta di fieno e paglia essiccata, ma anche atto alla raccolta di letameterriccio e pollina.

La sua parte anteriore è composta da 2-5 denti detti rebbi, generalmente metallici.

l manico può essere sia di legno che in ferro; la sua lunghezza varia, come nel rastrello, dai 135 ai 170 cm.

Il successo di questo attrezzo e la sua rapida diffusione cominciarono all'inizio del Medioevo. In origine, erano particolarmente apprezzate forche con denti legnosi di cornacea, facili da costruire ma meno resistenti all'uso. In seguito, forche con denti in metallo furono usate anche come armi.

 

 

 

 

 

 

 

09/a

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

forca

forčhe

 

 

 

Tipo di forca a 4 denti usata generalmente come vanga

 

 

 

 

09/b

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

forca

forčhe

 

Tipo di forca a 4 denti usata generalmente per caricare lettame, ramaglia ecc.

 

 

 

09/c

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

forca da fienaggione

forchet

 

Arnese agricolo costituito da un ramo biforcuto di legno o da un manico a cui è fissata una forcella, usato per spostare fieno e paglia

 

 

09/d

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

forca

forčhe

 

Forca a nove denti utilizzata generalmente per caricare patate, barbabiettole ecc.

 

 

 

10

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

rastrello

ristiel

 

Il lungo manico generalmente di legno è attaccato perpendicolarmente al pettine, un'asse che va dai 30 ai 70 cm di larghezza, con un numero variabile di denti che servono a trattenere il materiale da rastrellare. Il pettine può essere in metallo, in legno e oggigiorno anche in plastica.

 

 

 

 

 

11

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

rastrello in ferro

ristiel di  fier

 

Il rastrello è uno strumento indispensabile nel lavoro rurale, e lo è stato ancora di più in passato, vista l'assenza di mezzi meccanizzati, inoltre è diffuso pressoché in tutto il mondo. La sua diffusione è iniziata nel Medioevo. In città viene usato per pareggiare la ghiaia nei viali e nei cantieri, in agricoltura per parificare le aiuole, pareggiare i mucchi di terra fatti dalle talpe ecc..

 

 

 

12

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

rastrellone

 ristielon

 

Rastrellone generalmente usato nel dopoguerra per rastrellare grandi aree.

 

 

 

 

13

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

pala,  badile

pale di svangje - pale di raspe

 

Questo attrezzo ha antichissime origini, e la sua diffusione è iniziata con gli albori della vita rurale. Varianti sono:

·         il badile, che è una pala un po' più grossa e robusta, con manico lungo in legno o altro materiale leggero. Viene adoperato soprattutto in edilizia per scavare o sollevare terra, sabbia, ruderi e altro materiale.

 

·         la vanga o vangile è costituita da una lama triangolare rigida, tagliente e piatta infilata in un manico dritto di legno o materiale leggero, avente in basso un piedistallo su cui si fa pressione col piede. Viene usata in agricoltura per dissodare il terreno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

14

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

piccone

 pic, picon

 

ll piccone è un arnese manuale utilizzato per spezzare i terreni duri e le rocce; serve anche per abbattere muri, pareti e altro materiale solido e massiccio.

 

È costituito da una parte di metallo robusto (acciaio) leggermente ricurvo, terminante con due punte o con un'estremità a punta e l'altra a taglio, fissata ad un robusto manico in legno (quercia, ciliegio, bosso o gaggia).

 

 

 

 

15

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

zappa, zappa con punte

sape, sape di pics

 

La zappa è un attrezzo agricolo manuale per lavorare la terra (rompere il terreno, estirpare erbe inutili o nocive), costituito da una robusta lama in ferro quadrata, e talvolta trapezoidale, triangolare anche dotata di punte, infissa ad un manico di legno.

 

 

 

 

 

 

16

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

mazza

mace

 

Grosso martello col quale si lavora il ferro incandescente sull'incudine o quello a due mani per spaccare le pietre d'una certa grossezza; anche, la parte mobile del maglio. Usato in modo particolare nelle cave, battendo sopra lunghe punte o scalpelli per far perforare la pietra, nei boschi battendo sopra i cunei per sezionare i tronchi. Queste mazze fabbricate in diversi modelli e pesi che andavano da un kg. Per arrivare a mazze di dieci e oltre Kg.

 

 

 

 

 

 

 

17

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

mazzetta - mazzuolo

mace

 

 

 

(mazzetta se di piccole dimensioni o mazzuolo se usato per battere uno scalpello) è un attrezzo usato per battere colpi direttamente su un materiale di qualunque sostanza.

È stato uno strumento molto usato nel medioevo con diversi materiali e serviva per modellare le pietre. Nel XV secolo divenne utile per estrarre materie prime dal sottosuolo. A causa delle sue possibili capacità contundenti può anche essere definito come arma contundente.

 

 

 

 

 

18

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

cuneo da boscaiolo

coni

 

La versione più vecchia dei cunei spaccalegna, generalmente di legno, è stata sostituita dalla variante di acciaio resistente all'usura, oggi sono sostituiti da cunei azionati a olio o elettricamente.

 

 

 

 

19

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

museruola

musarole

 

 

museruola intrecciata in filo di ferro che generalmente veniva applicata alla bocca del bove aratore, per distoglierlo dal fermarsi durante il lavoro per brucare la tenera erbetta, o ai vitellini in svezzamento per evitare loro di mangiare il fieno.

 

 

 

20

Orto botanico Osoppo

“Daniele Flaugnatti”

striglia

strighie

 

attrezzo usato per strigliare le mucche specialmente quando si sporcavano di sterco